E' TORNATO "ROSACITTIGLIO" - IL TROFEO BINDA RINNOVA L'APPUNTAMENTO CON IL CICLISMO DONNE ELITE E JUNIORES Cittiglio non è solo la città natale di Alfredo Binda ma è anche la sede operativa di un gruppo di giovani appassionati, molto competenti, che vivono il ciclismo come un’opportunità per migliorare e migliorarsi. Di stagione in stagione, di evento in evento, di appuntamento in appuntamento Cittiglio si rivela infatti un vero e proprio laboratorio di idee, propositi e intuizioni che poi si traducono in iniziative molto apprezzate. Così, in pochissimi anni, il trofeo Binda è divenuto l’evento da copiare. Non solo in Italia. Per le atlete la corsa ha un fortissimo carico emotivo che rende l’appuntamento di fine marzo il primo esame vero per la stagione che inizia. La Coppa del Mondo costituisce, infatti, un obiettivo di straordinaria importanza per ogni ciclista; correrla da protagonista, però, è sempre un privilegio riservato a poche. Salire sul podio finale è addirittura un sogno da inseguire un anno intero, esattamente come il desiderio di sollevare le braccia al cielo in segno di vittoria, che rimane un gesto per poche atlete. Vincere a Cittiglio è certamente un traguardo di valore straordinario, un successo di cui andare fiero ed orgogliosi per tutta la vita, frutto di una giornata da raccontare in ogni occasione, da incorniciare e ricordare per sempre. Il trofeo Alfredo Binda si rivela una giornata davvero speciale anche per spettatori, tifosi e appassionati che sono invitati ad una competizione che non ha eguali. A Cittiglio domenica 30 marzo, prenderanno il via tutte le migliori atlete al mondo in una sfida che si annuncia esaltante e coinvolgente non solo per ciò che accadrà in corsa. Cittiglio e i Comuni sul percorso, la Provincia di Varese, la Regione Lombardia, tutti gli altri Enti interessati, gli sponsor vivono la Coppa del Mondo come la straordinaria occasione per partecipare ad un grande evento sportivo annunciato da settimane di iniziative, idee, manifestazioni di vario genere che ne sottolineano il forte spessore culturale e sociale. Otreché sportivo. Trofeo Alfredo Binda: molto più di una corsa in bicicletta "Grazie a chi mi affianca e collabora con me e ai tanti amici a cui posso affidarmi per tutto ciò che abbiamo realizzato in questi sei anni, frutto di impegno, idee, coincidenze da sfruttare, alleanze da tessere, condizioni da cercare e poi tanta fatica. Ecco, qui al Binda c’è tutto questo. L'impegno è quello dei volontari che in questi anni hanno costruito con noi il miracolo di una corsa di valore mondiale che tanti ci invidiano. Le Idee sono quelle che ricerchiamo perché ogni edizione sia diversa, se possibile, migliore della precedente. Le coincidenze sono quelle strette con il territorio; i Comuni, gli Enti locali, le Comunità Montane, le associazioni dl categoria che ogni volta si fanno in quattro per ospitare la corsa e farne vetrina. Le condizioni sono quelle economiche; viviamo tempi difficili, scompaiono gare, però gli sponsor (amici) ci sono vicini e fanno sacrifici per essere del nostri aI trofeo Binda. La fatica è quella dl tutti, comprese le atlete che si sono date battaglia sulle strade del Verbano, della Valcuvia. Da sei anni a Cittiglio si tiene l'unica prova italiana dl Coppa del Mondo femminile. Ne siamo orgogliosi. La corsa di quest'anno riproporrà La partenza da Laveno Mombello. Rispetto allo scorso anno c’è una novità lungo il primo giro lungo sia nella parte iniziale che finale, Aggiungiamo tasselli al mosaico del sogni; l'abbraccio al medio Verbano, con Ia magia dei suoi paesaggi rivieraschi, tutti da scoprire." Mario Minervino Alfredo Binda, una favola dal 1902 - Da sempre il ciclismo è nel cuore di Cittiglio e della provincia di Varese Cittiglio, pochi chilometri a nord di Varese, è un paese piccolo, eppure conosciuto perché ha dato i natali al più grande campione che l’Italia abbia regalato al ciclismo mondiale: Alfredo Binda. Nato nel 1902 e scomparso nel 1986, lanciato da un commerciante di biciclette italiano in Francia (a Nizza Binda collaborava con zio e fratello stuccatori), Binda fu ingaggiato dalla Legnano del mitico Eberardo Pavesi per dodicimila lire di stipendio annuo. Debuttò ad alto livello nel Giro d'Italia del 1925, in teoria gregario, nei fatti libero di prendere iniziative: si dimostrò talmente ispirato da vincere la corsa rosa tra lo stupore dei tifosi. Fu l'abbrivio di una carriera ineguagliabile, fatta di 5 Giri come Coppi e Merckx (più uno... ad honorem: nel 1930 gli organizzatori lo pagarono per restare a casa), 3 titoli mondiali, 4 campionati italiani, 2 Milano-Sanremo, 41 tappe del Giro e 2 del Tour (purtroppo ne disputò uno solo, per motivi di sponsor), più mille altri trofei che stanno stretti in una bacheca pazzesca. Si ritirò nel '36 dopo un rovinoso capitombolo alla Sanremo. A guerra finita divenne ct della nazionale, riuscendo a far coesistere due galli come Bartali e Coppi: portò in Italia quattro maglie gialle (Bartali, due volte Coppi, Nencini) e due iridate (Coppi e Baldini). Furono lui e Gianni Brera a introdurre nel mondo del pedale il concetto di ammiraglia. Un campione straordinario, amatissimo ovunque, America compresa: il suo mito spopolò nell'era pre-televisiva, figurarsi che icona sarebbe stato se si fosse giovato dei media odierni. La prima vita del Binda si chiuse nel '96. Dopa due anni di stop, nel '99 il comune di Cittiglio incaricò Mario Minervino di far risorgere la corsa. Detto fatto, divenne gara nazionale e poi internazionale, incoronando puntualmente fuoriclasse assolute e acquisendo un profilo di primo piano. Dal 2008, persa la Sanremo donne, l’UCI ha designato il trofeo Binda come unica prova italiana di Coppa del Mondo, manifestazione inferiore solo a Olimpiadi e mondiali per fascino e prestigio. E’ insomma la gara più importante del calendario italiano e si corre proprio sulle strade care ad Alfredo Binda, che quando non gareggiava in giro per il mondo soleva uscire in bici col fratello Albino, ingoiando chilometri sugli stessi saliscendi della Valcuvia che impegnano le campionesse di oggi. L'annuale festa del Trofeo Binda è anche l'abbraccio di una terra che trasuda passione per le due ruote. Infatti Cittiglio e l'intero Varesotto partecipano con calore all'evento, il coinvolgimento delle scuole assicura la diffusione attraverso lo sport di messaggi educativi alle nuove generazioni. L'edizione 2014, poi, avrà come sempre qualche novità sui percorso con partenza da Laveno Mombello, quindi la ciclabile fino a Cittiglio per la partenza ufficiale. Sarà come sempre decisiva per Ia selezione definitiva la salita di Orino: un'erta che sta al trofeo Alfredo Binda come il Mortirolo al Giro d’Italia e l’Alpe d'Huez, al Tour de France. Il Progetto ReCycling Anche la prossima edizione il programma ambientale UCI ReCycling sarà al centro degli impegni organizzativi di Mario Minervino e del suo collaudato staff. L'ambizioso progetto ecologico, promosso dall’Unione Ciclistica Internazionale, verrà quindi riproposto sulle strade del Trofeo Binda aggiungendo però alcune importanti novità. Oltre all'attenzione verso le problematiche ambientali ed il riciclaggio dei rifiuti durante il weekend di Coppa del Mondo, quest'anno la società ciclistica con sede a Cittiglio punterà forte sulla valorizzazione delle bellezze paesaggistiche della Provincia di Varese, ed in particolar modo sulle piste ciclabili. II Trofeo Binda prenderà infatti il via da Laveno Mombello e si concluderà a Cittiglio. La corsa toccherà per la prima volta i centri Cerro, Reno, Leggiuno, Cellina, Arolo e Monvalle, prima di fare ritorno in Valcuvia. Seguirà un passaggio in linea attraverso i comuni di Bedero Valcuvia, Brinzio e Castello Cabiaglio, che condurrà il gruppo sul circuito finale di Orino. Uno spot davvero importante per mettere in risalto lo splendore delle Prealpi lombarde: "Le iniziative ambientali ed ecologiche che ci apprestiamo ad intraprendere anche nel 2014 hanno l'obiettivo di favorire la conoscenza turistica del territorio, sensibilizzare l'opinione pubblica verso la tutela ambientale, valorizzare i prodotti tipici e promuovere soprattutto le strutture ricettive del varesotto - ha aggiunto Mario Minervino". Saranno coinvolti nuovamente nel progetto anche i ragazzi degli oratori di Cittiglio e Brenta. SFOGLIA IL PRIMO NUMERO DI "ROSACITTIGLIO" (clicca qui)
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